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Atac, concordato... ma la mobilità?

Domanda: Chi ha il compito, la responsabilità, la competenza di mettere in circolarità o correlazione temi non più procrastinabili come l'inquinamento atmosferico (causa di migliaia di morti l'anno), la produzione di gas serra, la salute pubblica e la vivibilità delle città con il Trasporto Pubblico? Chi se non la Politica e gli amministratori pubblici a livello sia regionale che metropolitano?

Non certamente possiamo chiederlo al sindacato, alle aziende di trasporto come l'Atac che perseguono fini diversi e più circoscritti.

Per affrontare queste sfide emerge con assoluta centralità l'urgenza di un adeguato trasporto su ferro. I livelli occupazionali e delle retribuzioni sono temi sociali importantissimi come anche il mantenimento del miglior servizio pubblico ottenibile dalle attuali infrastrutture, ma non ci devono distogliere da temi ben più centrali che riguardano l'insieme dei cittadini e il loro futuro. Ai quattro milioni di cittadini che quotidianamente utilizzano il TP interessano poco i crediti dell'Atac nei confronti del Comune e della Regione, del concordato o altri problemi ragionieristici, i cittadini semplicemente confrontano la mappa metroferroviaria di Roma con quelle delle altre capitali europee e alla politica chiedono il conto delle ineludibili, inconfutabili ingiustificabili tragiche carenze e arretratezze infrastrutturali di un TP non all'altezza di una capitale europea.

E a questo si vuole rispondere con un concordato?

Grazie Roma! Sei grande!

Se l'EEA fornisse tabelle accessibili ai cittadini europei con dati sui livelli di inquinamento e motorizzazione, sul numero di sforamenti dei limiti nel corso dell'anno, numero di morti attribuibili, offrirebbe una utile occasione di confronto sulla vivibilità delle città oltre all'abusato PIL che nulla ha a che fare con la qualità della vita.

Interessante sarebbe poter confrontare agevolmente se a città con più sviluppate infrastrutture metroferroviarie corrispondano minori livelli di inquinamento con un minor numero di giorni di superamento dei limiti, più bassi livelli di motorizzazione, minori ingorghi e traffico veicolare, minori incidenti, minor numero di morti.

I difensori degli automobilisti posti di fronte al problema dell'inquinamento atmosferico reagiscono di solito attribuendo le maggiori responsabilità all'industria e al riscaldamento domestico per spostare altrove il problema. C'è da osservare però che il riscaldamento domestico è attivo solo nei mesi invernali mentre le automobili circolano per tutto l'anno. Tutti dovremmo fare la nostra parte senza sottrarci alle nostre responsabilità perché anche la Politica, che ha la maggiore responsabilità, necessita del sostegno dei cittadini. Insomma sembra che siamo ancora all'anno zero del trasporto metroferroviario di Roma.

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