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+Salute +Turismo -CO2

Un progetto da costruire insieme

Le risorse naturali le abbiamo, oltretutto bellissime, e le opportunità non ci mancano, ma siamo sempre la solita Italia che non sa coglierle.

Premessa:

Il green pass si nutre delle inefficienze dello Stato.

La forma è la maschera della sostanza.

Il Green Pass è la sovrastruttura politica eretta sulle strutture socio-economiche, sulla Sanità e i servizi pubblici.

L'accanimento terapeutico del salvifico green pass, in particolare sul trasporto pubblico, non trova solide basi scientifiche, e inoltre resta del tutto disaccoppiato da altre gravi urgenze che non vengono affrontate, tra queste la transizione ecologica e le disuguaglianze. Quest'ultime, richiamate anche dal Presidente della Repubblica

("Le disuguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita.

Sono il freno alla crescita reale"),

non sono solo quelle economiche, ma anche quelle ambientali e dell'accesso ai servizi pubblici. I cittadini che vivono in territori malsani, città inquinate, con alta incidentalità e mortalità stradale, inefficiente trasporto pubblico, non sono uguali a coloro che vivono in città e territori più sicuri e più salubri, con servizi migliori, amministrati da politici più responsabili e lungimiranti. Se per sfuggire al covid, al contagio, ci rinchiudiamo nei Suv aumentando i morti sulle strade e impoverendo sia la domanda che l'offerta del trasporto pubblico, vuol dire che non abbiamo capito nulla, vuol dire che ci stiamo attrezzando nel peggiore dei modi per affrontare i cambiamenti climatici, le diseguaglianze, la povertà, la fame, le guerre... insomma il terzo millennio!

"La crescita reale", nelle parole di Mattarella, non è quella del Pil, ma quella della qualità della vita.

Continuare a tenere disaccoppiato il Pil dalla qualità della vita vuol dire entrare nel terzo millennio con gli occhi bendati, senza orizzonti.

 

Un altro elemento che costituisce la premessa è la modifica di due articoli della Costituzione ai quali non si è dato alcun rilievo mediatico. Eppure sono alla radice di un nuovo sviluppo economico e culturale che abbraccia anche il turismo nella sua visione più sostenibile.

Articolo 9:

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Articolo 41:

L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

 

Detto questo ritorniamo adesso ai nostri temi.

Nel nostro Paese abbiamo meravigliosi parchi naturali che potrebbero essere valorizzati (e non certo "sfruttati", come spesso si usa dire) per favorire un turismo sostenibile nell'interesse stesso dell'economia di quelle comunità che vivono al loro interno e di riflesso nell'intera regione.

Nel centro Italia uno di questi famosi parchi è senz'altro il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, un parco interregionale che potrebbe portare benefici alle regioni interessate in termini di economia sostenibile.

L'economia di base dei Parchi è senz'altro quella turistica, ma il turismo che porta veri benefici ai parchi, preservandone le qualità, le potenzialità e le risorse ambientali è certamente quello rispettoso dell'ambiente e non invasivo, un turismo di qualità con le sue salde motivazioni e finalità ambientali.

Certamente la Pandemia ha portato nuovi problemi...

ma anche nuove opportunità:

Traduzione Dal sito originale TCV News Vancouver

PaRx

Una visita allo studio del medico può ora comportare una prescrizione per un Parks Canada Discovery Pass, per incoraggiare i colombiani a trascorrere più tempo nella natura.

Fa parte di un programma lanciato poco più di un anno fa in collaborazione con la BC Parks Foundation, che ha visto i medici locali prescrivere del tempo all'aperto per migliorare la salute generale.

Ma ora, i medici di BC e di molte altre province sono in grado di prescrivere l'abbonamento annuale, che copre l'ammissione a più di 80 parchi in tutto il Canada.

La dottoressa Melissa Lem, medico di famiglia e direttrice del programma dei parchi, si è unita al CTV Morning Live martedì per discutere di questa prescrizione "senza precedenti".

"È la prima volta in Canada che un medico, un'infermiera o un operatore sanitario autorizzato può effettivamente prescrivere la natura con qualcosa in più ai propri pazienti", ha affermato Lem.

Lem ha detto che se un medico per la prescrizione attraverso il programma Pax ritiene che un paziente possa utilizzare di una dose di natura, deve semplicemente fare clic su una casella sul sito Web di prescrizione dei parchi quando registra la prescrizione di natura del paziente.

La BC Parks Foundation invierà quindi al paziente un Parks Canada Discovery Pass gratuito, che in genere costerebbe $ 72,25 per un adulto. L'ingresso è già gratuito per i ragazzi fino a 17 anni.

Lem ha detto che è importante che i pass arrivino ai pazienti che ne abbiano più bisogno e possano usarli di più.

"Chiediamo ai prescrittori di dare la priorità alle persone in cui il costo del pass potrebbe essere un ostacolo all'accesso alla natura, e anche alle persone che vivono vicino a quei parchi nazionali".

Ha aggiunto che prescrivere la natura stessa anche senza il pass è un intervento potente.

"La ricerca mostra che quando il tuo medico scrive qualcosa, aumenta la tua motivazione a farlo", ha detto Lem.

Lem ha detto che ci sono anche molte ricerche che dimostrano che trascorrere del tempo all'aria aperta può migliorare tutti i tipi di condizioni di salute diverse, dal diabete e dall'ipertensione alla cura del cancro, all'ansia e alla depressione.

"Le prescrizioni della natura hanno davvero il potenziale per rivoluzionare il modo in cui pensiamo al ruolo degli spazi esterni nella nostra salute", ha affermato Lem.

"Vogliamo che la natura diventi uno dei quattro pilastri della salute, importante quanto la dieta, il sonno e l'esercizio fisico per prevenire le malattie e promuovere il benessere".

Il Parks Canada Discovery Pass può essere prescritto anche da medici in Saskatchewan, Manitoba e Ontario.

"Stiamo lavorando per il lancio in tutto il paese nel corso del prossimo anno", ha affermato Lem. "Quindi molto presto chiunque in tutto il Canada potrà beneficiare di questo programma e ottenere un pass gratuito".

Lem ha detto a CTV News che gli operatori sanitari registrati al programma PaRx hanno la possibilità di prescrivere in modo indipendente pass ai pazienti durante le visite regolari. Coloro che sono interessati ad iscriversi al programma PaRx possono trovare maggiori informazioni online.

...ma a noi mancano forse le risorse naturali?

I parchi naturali li possiede solo il Canada o la Scozia?

Apportare nuovi turisti nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, in modalità sostenibile, sulla prescrizione di medici di famiglia o specialisti sanitari, come nell'esempio canadese, sarebbe una interessante opportunità da cogliere, sviluppare e promuovere, nell'interesse di tutto l'indotto turistico: strutture ricettive, esercizi commerciali, artigianato, agroalimentare, musei e centri visita del Parco.

Questi turisti potrebbero essere invitati e accompagnati nei parchi con sistemi di trasporto pubblico integrati da idonee navette. La Sangritana, tanto per fare un esempio, potrebbe istituire delle apposite corse da Roma, Avezzano, o altri nodi di scambio modale, per favorire questo tipo di turismo "sanitario" terapeutico e sostenibile.

C'è però un problemino tutto italiano...

a parte la cronica inefficienza del trasporto pubblico, ciò che ostacolerebbe la partenza e lo sviluppo di tale  opportunità è il fatto che il governo "dei migliori" ha escluso il "bonus psicologico" dalla legge di bilancio, ma a questo si potrebbe intanto sopperire con gli sconti offerti da TsA+card e poi sperare, visto che ci raccontiamo spesso di avere uno dei sistemi sanitari migliori del mondo e visto che non ci mancano (per adesso) i parchi, la bellezza e le risorse naturali per la cura dello spirito, che anche nel nostro Paese si possa presto usufruire di tali possibilità terapeutiche nei casi riconosciuti dal SSN, un po' come avviene per le cure termali. 

PNRR? Questa proposta potrebbe essere, anzi è senz'altro, una delle sue migliori applicazioni. Darebbe lavoro a molte persone. I danni causati da due anni e mezzo di pandemia sulla salute mentale collettiva sono sotto gli occhi di tutti, molti giovani soffrono di depressione e questa proposta progettuale è senz'altro una opportunità da cogliere. Una volta tanto non potremmo essere noi a muoverci per primi senza lasciare ad altri paesi l'iniziativa?

 

Ecco un modo concreto per legare la Sanità, la ripresa post-pandemica, il turismo, il trasporto pubblico e le strutture ricettive con lo sviluppo di un economia locale e regionale sostenibile, utile e attrattiva.

La proposta è quella di inserire questa opportunità, da sviluppare con il concorso pubblico e privato, nel quadro del Turismo senza Auto, e in particolare nella proposta TsA+card di Villetta Barrea.

Il Progetto TsA+card di Villetta Barrea  (cliccare sull'immagine)
Il Progetto TsA+card di Villetta Barrea (cliccare sull'immagine)

Concludendo,

art. 9 della Costituzione: "La Repubblica... Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni."

Art. 41: "La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

 

E allora cosa aspettiamo? Devono sempre arrivare gli altri prima di noi?


La proposta di abolizione della Tassa di Soggiorno per i turisti che arrivano con il trasporto pubblico trova utile complemento in questa proposta "+Salute +Turismo -CO2". I turisti senz'auto infatti evitano l'occupazione di almeno 12,5 m² di suolo pubblico, non apportano traffico aggiuntivo, non inquinano e di certo non provocano rischi di incidenti stradali, per i quali l'Italia è al di sopra della media UE.

Nota TsA:

A titolo di confronto ricordiamo che l'analogo Parco Nazionale Svizzero (PNS) con soli 150.000 visitatori l'anno contro il più di un milione del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (PNALM), invita espressamente i turisti, dal suo stesso sito, all'utilizzo preferenziale del trasporto pubblico coerentemente alle sue finalità ambientali e inoltre, da una indagine statistica del 2012, si rileva che il 32,1% dei turisti ospiti delle strutture ricettive utilizzava il trasporto pubblico sia in riferimento al viaggio A/R che negli spostamenti interni, mentre gli escursionisti giornalieri si attestavano ad una quota di utilizzo del 26,3% per spostarsi dalla proprie regioni. Nulla di paragonabile con il PNALM in cui le strutture ricettive accreditano a meno dell'1% i turisti che arrivano con il trasporto pubblico. Certamente l'offerta a cadenzamento orario del bus AutoPostale, spesso offerto con carrello bici al seguito, tra Zernez in Svizzera e Malles in Italia, entrambi nodi di scambio modale ferroviario, fa indubbiamente la differenza con le poche corse del bus Tua fra Avezzano e Castel di Sangro, dove poi dobbiamo aggiungere l'inesistente integrazione modale nell'unico nodo ferroviario di Avezzano in una tipicità tutta italiana.

Si ricorda anche che la Svizzera è un paese di 8,7 milioni di abitanti e non si trova sulla Luna, ma ai nostri confini, un vicino di casa. La Svizzera è un paese facilmente confrontabile in quanto tra le sue lingue ufficiali vi è anche l'italiano utilizzato dai media. È un Paese che ama e utilizza il suo trasporto pubblico e ne è anche fiero, in particolare di quello ferroviario ritenuto da tutti gli osservatori internazionali il migliore del mondo. A questo punto viene spontaneo ricordare il fondatore del Parco Nazionale d'Abruzzo, ovvero Erminio Sipari il quale auspicava già nel secolo scorso la realizzazione di un valido servizio ferroviario fino a Pescasseroli o almeno un valido scambio a Pescina con bus navetta, riducendo le distanze da Roma.

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