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DOPPIO REGISTRO

Se la causa antropica dei cambiamenti climatici non viene riconosciuta tutte le necessità e ragioni della transizione ecologica vengono a cadere come un castello di carte permettendo al fossile di continuare a bruciare il nostro futuro.

Questa la strategia della destra?

Per inciso ricordiamo che la strategia di una buona parte della sinistra (PD) è quella invece di riconoscere a parole la causa antropica del riscaldamento climatico e della conseguente urgenza della transizione ecologica, salvo poi contraddirsi nei fatti facendo l'esatto opposto come nel caso di Bologna.

 

Il doppio registro ambientale del governo Meloni, pseudo-ecologista in politica estera, negazionista antropico in politica interna.

L'Italia, ovvero la Contea italica della Meloni, va nella direzione opposta alla transizione ecologica.

I punti basilari della transizione ecologica sono:

  1. Approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili
  2. Produzione industriale sostenibile.
  3. Città vivibili e sostenibili basate su abitazioni green e trasporto pubblico con ampi spazi pedonali e ciclabili, ovvero un disegno urbanistico opposto alle città autocentriche.
  4. Riduzione del trasporto motorizzato privato.
  5. Una alimentazione sostenibile. 
  6. Stili di vita più sostenibili.

Questi punti partono dalla premessa e dalla motivazione che le cause del riscaldamento climatico e dell'invivibilità di territori e città siano ritenute di netta origine antropica, da qui la necessità di modificare gli assetti energetici e i nostri stili di vita.

Ma qui arriviamo al nodo politico e sociale dell'ecotransizione, ovvero se la causa antropica non viene riconosciuta tutte le motivazioni e le necessità che animano l'ecotransizione, sia energetica che sui nostri stili di vita, vengono a cadere come un castello di carte e parafrasando con la bibbia della premier Meloni, "Il Signore degli Anelli", la caduta sarà peggiore di quella di Numenor, anch'essa causata sempre dalle scelte degli esseri umani. 

Purtroppo questa è la luminosa scelta della destra, non nuova al disconoscimento della causa antropica del riscaldamento climatico in nome di una rivendicata libertà scientifica liberata dal "dogma ambientale" imposto dalla comunità scientifica.

Questo atteggiamento porta il governo Meloni ad abbracciare la causa persa dei "sudroni fossili" degli Emirati arabi, con il manifesto obiettivo di far cadere la necessità dell'ecotransizione verso nuovi modelli economici e diversi stili di vita.

Questa destra, autocelebratasi nella passerella politica alla mostra romana su Tolkien, resta di fatto la migliore servitrice di Sauron gas che fa del fossile il suo anello di potere.

Le recenti partecipazioni di esponenti di rilievo della destra a convegni sul clima negazionisti della causa antropica dei cambiamenti climatici ne sono la più ampia dimostrazione. In questi convegni l'assunto principale che attribuisce al riscaldamento climatico una causa ciclica naturale e non antropica diventa strategico per il mantenimento di precisi interessi e assetti economici.

Altro che rinnovamento nelle rinnovabili!

Qui siamo al conservatorismo più fossile e nero di un fallimentare modello economico che ci sta conducendo nel baratro dell'estinzione, la questione alimentare sulla carne coltivata fa da degno corollario, una legge del tutto inutile e controproducente (vedasi Nota in proposito).

Se le cause antropiche vengono negate i ragazzi che manifestano attivamente e responsabilmente per il loro futuro, e per quello dell'intera umanità, diventano semplici terroristi perseguibili penalmente, esattamente come previsto nella strategia politica del governo.

COP28

L'equità intergenerazionale non è legata a interessi particolari e contingenti

“Sta di fatto… che oggi è diventato molto difficile sedersi ad un tavolo di operatori economici per suggerire la salvaguardia di qualcosa che lo meriti, una salvaguardia che non s’accorda con interessi in gioco, spesso vantati come generali senza che affatto lo siano. Difficile dicevo, perché l’opposizione ha pronto un suo uscio che vi chiude in faccia, il quale porta l’insegna di nomi intoccabili e non discutibili: sviluppo, incremento, occupazione ecc., sempre riferiti all’immediatezza, quasi mai ad una proiezione differita nel tempo a più o meno lontana scadenza, sempre più sotto l’assillo della fretta (e si fanno spesso cose temporanee e labili, non le buone e durevoli)".

Pietro Zangheri (1969)

Giorgia Meloni alla COP28 citando Warren Buffet:

“c’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero tanto tempo fa”.

La playlist "Terra di Mezzo" sul canale Youtube "Turismo senza Auto"


aggiornato 08/01/2024

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